Casa come cura per l’anima e per il corpo
A tutti sarà capitato di percepire case positive, che mettono gioia, energia, buon umore e case negative, più cupe o tristi o che in qualche modo mettono a disagio. E a molti sarà capitato di riflettere su questo tema, individuando vuoi nella luminosità, nella presenza di piante, vuoi negli arredi, colori, dimensioni, ordine o altro la ricetta per il benessere. Chi si è interessato di bioarchitettura sa anche che p.es. i materiali di costruzione o le vernici, piuttosto che il livello di umidità, il tipo di luce ed altri elementi fisici influiscono sul livello di benessere percepito e reale.
Ma la mia riflessione vuole spingersi oltre, a dirvi che una casa – esattamente come una persona - ha un <<corpo fisico> e un <<corpo emozionale>>, anche un’<<anima>>, ovvero un livello più sottile, energetico, vibrazionale, o come lo volete chiamare, e che tutti i diversi livelli influiscono su chi la abita. Ci sono a supporto di quanto dico antichi saperi orientali come il Feng Shui, che mettono in relazione la persona con l’ambiente, la casa e la natura, ci sono studi psicologici p.es. sull'influenza dei colori, e ci sono recenti ricerche scientifiche che spiegano, ad esempio, la produzione di differenti ormoni determinata da differenti condizioni ambientali.
Capire che cosa in una casa ci può far bene e modificare ciò che ci può nuocere vuol dire saper curare la casa e, attraverso di essa, noi stessi. Questo è ciò che significa fare casa in modo consapevole. Ed è proprio ciò che mi appassiona e che io chiamo ben-Abitare.
Tengo corsi e consulenze specifici, ma in tutti i miei interventi su una casa, o una singola stanza, tengo questa convinzione come principio ispiratore e come obiettivo finale. Per chi è interessato offrirò in prossimi post qui o qui qualche buona regola in pillole, perché vorrei che ogni persona potesse <<fare casa nella propria casa>>.